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- Scritto da Flap
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Evidentemente il 2020 è l’anno delle valli “a fondo chiuso” che troppo spesso vengono snobbate dai motociclisti come ho avuto già modo di dire qui (link turismo Valpelline). Non è propriamente il caso del Col De Nivolet, meta nota e apprezzata da molti motociclisti, ma resta il fatto che la devi percorrere in andata e in ritorno poiché non ha sbocchi.
A Gennaio appena rientrati dalla Patagonia siamo stati contattati da un gruppo di giovani della nostra città con i quali ci siamo incontrati per parlare di viaggi.
Così l’evento Meet’N’Ride è arrivato alla sua quinta edizione e questa volta non abbiamo voluto mancare.
Vorrei scrivere un paio di pezzi sul turismo un modo un po’ anomalo. Nel senso che non scriverò di un giro completo o di un cosidetto anello, ma come in questo caso (ad esempio) di due passi, relativamente vicini l’un l’altro, che possono diventare parte di un tour giornaliero più lungo o tappa di un viaggio per passi di più giorni.
Il grande lago, il più grande d’Italia, il mare per molti tedeschi che da sempre affollano le rive, eppure spesso snobbato da noi italiani, forse perché, appunto, a portata di mano e quindi più pensato per un turismo mordi e fuggi.
Sono tanti anni che viaggio in moto e so per certo che la valli a fondo chiuso sono poco attraenti per i motociclisti. Infilarsi in un “cul de sac” e ripercorrere la stessa strada due volte, andata e ritorno, suona poco attraente per i mototuristi, che preferiscono decisamente i percorsi ad anello.
Ero indeciso se scrivere o meno questo “report di viaggio”, perché alla fine, per chi come noi è lombardo, la scampagnata sul lago di Como è una cosa comune…a volte fin troppo sottovalutata.
Se siete già stati in Sardegna in moto sapete che ci ritornerete, se non ci siete mai stati non sapete ancora cosa vi siete persi e comunque appena accadrà ne rimarrete inevitabilmente stregati.
6 luglio 2020 Livorno – Vittuone km 358
Vero che il Sardegna Gran Tour 2020 è finito ieri, ma alla fine stamattina la bocca della Grimaldi ci ha sputato tutti insieme all’alba in continente.
Così la nostra voglia di moto ci ha portato a voler partecipare alla terza giornata dei Adventure Riding Regional's tour.
E così dopo due mesi di lockdown ecco la prima domenica in cui finalmente si può andare in giro in moto liberamente, senza certificazione e senza paura, ovviamente rispettando le regole di distanziamento quando si scende di sella.
Quanto guardi fuori dalla finestra ed è già buio ancora prima che cominci il Tg della sera, la tua testa ti dice che è ora di mettere la moto in garage, ma il tuo cuore da fanciullo non vuole e cerca a tutti costi un'alternativa per non smettere di sognare...
Fammi capire…ma tu i report li scrivi a distanza di mesi? La risposta, in parte, lo già data qui nella stesura della prima parte del report di viaggio che ci ha portati in Nuova Zelanda nel febbraio 2019. Anzi l’invio è proprio di leggerti quella prima parte (se vuoi clicca qui) perché li ti spiego perché parlo al plurale e soprattutto come mi sono ritrovato a fare da Tour Leader.
La stanza è buia, tra le tende solo un piccolo raggio di luce che si intrufola nella camera d’albergo con al centro il grande letto.