La domenica di Jerez ha lasciato tanti strascichi, i contatti sono stati molti e alcuni hanno acceso gli animi, non solo dove le telecamere hanno inquadrato.

Diventa sempre più pesante il bilancio dei contatti tra i piloti che vengono atterrati da qualche avversario, ma se la rissa è stata sfiorata a bordo pista, inquadrato dalle telecamere il confronto tra Miller e Morbidelli, la questione si è poi spostata su un piano diverso, una vera e propria contestazione di metodo della direzione gara della MotoGP.

Abbiamo visto tutti Jack Miller andare contro Franco Morbidelli, casco contro casco, dopo che per un errore del Morbido il povero Jack si è trovato ad assaggiare la ghiaia di Jerez. I due sono sembrati ad un passo dall’arrivare alle mani, anche se Miller ha smentito di averne avuto intenzione. Stessa sorte per Pecco Bagnaia, atterrato durante la Sprint Race dal solito arrembante Brad Binder, così come Johan Zarco atterrato da Aleix Espargarò.

C'è uno spagnolo, un francese e un americano... ma non fanno ridere

Ma è proprio su quest’ultimo episodio che la questione è passata di livello. A quanto pare il francese è stato convocato in direzione gara MotoGP insieme ad Aleix, la discussione poi però è degenerata non tra i due piloti, ma tra Zarco e Freddy Spencer. I toni sono diventati talmente accesi che Espargarò ha dichiarato di aver dovuto trascinare fuori dalla direzione gara il pilota francese per evitare conseguenze peggiori.

Un segnale bello forte all’organizzazione che qualcosa non va. In Superbike le carenate sono sempre state all’ordine del giorno, ma quasi sempre senza conseguenze, senza atterramenti. In MotoGP diventa sempre più frequente l’entrata garibaldina con conseguente atterramento dell’avversario. La direzione gara ha bollato tutti gli episodi come “incidenti di gara”, modalità che stona con il mood della maggior parte dei piloti. 

E’ evidente che a qualche pilota il GP… piace caldo.